Scacchi a scuola


E’ stata la Dichiarazione n.50/2011 del Parlamento Europeo a fornire indicazioni in merito all’introduzione del programma denominato “Scacchi a scuola” nei sistemi educativi del Vecchio Continente. L’organismo si è espresso a favore di questo gioco, vedendolo come un importante strumento educativo se posto nelle mani degli istituti scolastici. Gli scacchi sono ritenuti dal Parlamento Europeo un gioco accessibile per i bambini; dispone tra l’altro delle caratteristiche ideali per contribuire alla coesione e all’integrazione sociale. Tale gioco aiuta anche nella lotta alla discriminazione, nel ridurre il tasso di criminalità e nel contrastare varie tipologie di dipendenze.

Le principali funzioni degli scacchi nel contesto scolastico

Inserito in un ambiente scolastico, il gioco degli scacchi è apprezzato soprattutto perché svolge 3 specifiche funzioni denominate, rispettivamente:

  • funzione socializzante
  • funzione cognitiva
  • funzione etica

Un gioco socializzante

La prima funzione, quella socializzante, fa riferimento al fatto che il gioco degli scacchi rende più semplice l’interazione tra gli alunni, portando il singolo studente a tenere in debita considerazione il punto di vista altrui. Qualora un bambino o un ragazzo sia abituato a ritenere la propria visione delle cose l’unica meritevole di attenzione, affrontando le partite inizierà a soppesare le mosse dell’avversario, e ad apprezzarle.

Gli scacchi in forma cooperativa

Pur essendo un gioco competitivo, gli scacchi non escludono forme cooperative. Agli insegnanti spetta il compito di promuovere attività di questo tipo, conducendo gli alunni a effettuare ricerche e valutazioni di squadra, oltre a spingerli a individuare le soluzioni più indicate per superare i momenti delicati di una partita. Per accentuare questo spirito collaborativo le scuole dovrebbero proporre non solo tornei individuali, ma anche a squadre. La prestazione individuale si pone così al servizio di un obiettivo comune. A svilupparsi, nel lungo periodo, è lo spirito di collaborazione tra alunni.

I benefici del gioco degli scacchi a scuola

Se chi prende parte a un torneo scolastico in genere lo fa per divertirsi, è innegabile come sia possibile ottenere non pochi benefici. Acquisendo esperienza, e conoscendo in modo via via più approfondito le regole del gioco, gli studenti vedranno rafforzarsi il proprio carattere, arrivando ad affrontare situazioni problematiche al di là della scacchiera senza farsi prendere dallo sconforto. Una partita di scacchi a scuola costituisce anche un momento di incontro e di confronto.

Come favorire l’approccio al gioco

Gli insegnanti che hanno intenzione di introdurre il gioco degli scacchi in classe potrebbero inizialmente far disputare le partite suddividendo gli alunni in tre gruppi. I primi due corrisponderanno, rispettivamente, ai pezzi Bianchi e a quelli Neri. Il terzo, invece, rappresenterà gli Arbitri. Prima di ciascuna mossa i partecipanti saranno impegnati in discussioni sul da farsi. Volendo, l’insegnante potrà stimolare il confronto scrivendo le mosse possibili sulla lavagna, o servendosi di un Pc per mostrare degli esempi. Il gruppo degli Arbitri, a sua volta, sarà chiamato a giudicare eventuali errori regolamentari, a stabilire penalità quando necessario e a decretare vittorie e pareggi.

Un passatempo etico

Per quanto concerne la dimensione etica, occorre innanzitutto indicare come il gioco degli scacchi presenti numerose regole, diverse delle quali complesse. Non a caso, è un gioco fortemente strutturato a informazione completa. Rispettare le regole esistenti è fondamentale per assicurare il regolare svolgimento delle partite. E sono proprio le regole a sviluppare un concetto importante come quello dell’equità, ma anche quello della turnazione, della reciprocità e del rifiuto di una serie di atteggiamenti che con l’equità non hanno nulla a che fare, ossia prevaricazione, ingiustizia e scorrettezza. Gli scacchi educano gli alunni a rispettare gli avversari e ad accettare il risultato della scacchiera anche se questo è negativo. Quando viene proposto “di squadra”, favorisce lo spirito di collaborazione, regalando i giusti stimoli per responsabilizzarsi nei confronti di chi fa parte dello stesso gruppo (ad esempio nei tornei a squadre).

Come invogliare gli alunni agli scacchi

Non sono poche le persone a ritenere gli scacchi un gioco troppo complicato. In precedenza, effettivamente, è stato accennato come le regole siano numerose e al tempo stesso complesse. Ma c’è un aspetto da sottolineare: per iniziare a giocare a scacchi non è necessario conoscerle tutte. Anzi, tentare di insegnare l’intero regolamento prima di passare alla pratica finirebbe per rivelarsi controproducente. Il rischio è di annoiare chi ascolta, portandolo a manifestare una sorta di “antipatia” per gli scacchi prima ancora di cominciare. Gli allievi dovrebbero potersi mettersi all’opera il prima possibile, dopo aver ricevuto un’infarinatura delle regole indispensabili. Di quali regole parliamo? Di quelle relative al movimento dei diversi pezzi (re, regina, torri, alfieri, cavalli e pedoni) e delle mosse che permettono di giungere allo scacco matto, vincendo la partita. È possibile anche avvalersi dei cosiddetti sistemi di “scoperta guidata”, o della scacchiera murale, ottima per interagire. Tale ultimo strumento darà modo agli studenti di effettuare esercizi su quanto appreso nell’ambito delle regole. L’obiettivo è rendere attivi e coinvolgere tutti gli studenti, invogliandoli a esporre domande e a offrirsi volontari nello svolgere esercizi.

Quali abilità migliorano giocando a scacchi?

Da non sottovalutare assolutamente è la funzione cognitiva. Anzi, è quest’ultima a essere maggiormente valorizzata negli scacchi. Da più fronti sono giunte indicazioni sulla capacità del gioco di sviluppare abilità di tipo cognitivo. A beneficiarne sono, in primis:

  • la memoria
  • la concentrazione
  • l’attenzione
  • la capacità previsionale
  • l’abilità spaziale
  • la capacità nell’individuare soluzioni.

Ormai è impossibile definire gli scacchi unicamente come un mero gioco. Chi frequenta una scuola andrà a cimentarsi con una risorsa che può essere equiparata alle classiche materie di studio. A tal proposito, è importante ricordare come attraverso gli scacchi, acquisendo maggiore consapevolezza sulle proprie capacità sia possibile ottenere miglioramenti anche significativi nelle altre discipline. Gli scacchi spingono gli studenti a risolvere problemi adottando un approccio analitico. Al contempo, stimolano a puntare maggiormente sulla creatività piuttosto che fossilizzarsi sulla ripetitività delle azioni. Grazie agli scacchi gli alunni possono conseguire miglioramenti sia nella capacità di memorizzare che dell’autostima. Giocando a scacchi vengono sviluppate l’auto motivazione e la sportività. Ulteriori vantaggi sono riscontrati nell’attenzione e nella concentrazione, nel perseverare e avere pazienza, nell’organizzare lo studio e nell’avere un maggior spirito decisionale.

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